Nella mattina del Giovedì Santo, nella Chiesa di Maria SS. delle Grazie si provvede all'esposizione dell'immagine del Cristo Arrestato, a porte chiuse perché nel frattempo per le strade si assiste alla "Cerca" ovvero alla ricerca del Cristo con squilli di tromba e rullo di tamburi da parte di uomini che vogliono simboleggiare i soldati romani che andavano alla ricerca di Gesù per arrestarlo.
Per ben due volte verrà cercato invano poiché Gesù verrà scoperto solo al termine della celebrazione dell'Ultima Cena, nel tardo pomeriggio, quando ormai le tenebre sono scese sulla città.
Dalla Chiesa della Madonna delle Grazie, intorno alle ore 21:00 inizia la processione del Cristo Arrestato (do Signuri 'ncatinatu) o ('U Signuri de Puci), rappresentato da una statua in cartapesta del secolo XIX.
La statua è rivestita di un solenne abito di velluto blu, con una fascia rossa ai fianchi, ha uno sguardo addolorato ma penetrante ed interrogante, quasi a dire: "perché?", "perché un giusto è tradito e arrestato?".
La processione è organizzata da tutte le famiglie che portano il cognome "Puci" esistenti a Butera, da cui il soprannome di "Signuri de Puci".
Un gruppo di voci maschili (i "Lamentatori") accompagna la processione del Cristo in catene che viene condotto per i vari "Sepolcri" allestiti nelle chiese (altari dove è riposta l’Eucaristia), eseguendo nenie aventi come testo le "Parti" ovvero componimenti poetici atti a narrare la Passione del Signore.
Questo giro delle chiese vuole rievocare le varie comparse che fece Gesù davanti ai tribunali di Hanna, Caifa, Erode e Pilato.
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dai siti "Viva Sicilia" e "Pasqua in Sicilia 2022".
- Foto tratta dal web.
